Cosa fa
La scuola secondaria di primo grado ha una durata di tre anni e conclude il primo ciclo di istruzione iniziato con la scuola primaria.
La scuola secondaria di primo grado:
- potenzia l’alfabetizzazione di base attraverso i linguaggi e i saperi specifici delle discipline, intese come punti di vista sulla realtà e come modalità di conoscenza, interpretazione e rappresentazione del mondo
- evita la frammentazione e un’impostazione trasmissiva dei saperi, favorendo negli studenti un’articolata organizzazione delle conoscenze, nella prospettiva dell’elaborazione di un sapere sempre meglio integrato e padroneggiato
- attraverso le competenze disciplinari promuove lo sviluppo di competenze più ampie e trasversali, che consentono la piena realizzazione personale degli studenti e la loro partecipazione attiva ad una vita sociale orientata ai valori della convivenza civile e del bene comune
- stimola la crescita delle capacità autonome di studio e di interazione sociale, facendo assumere agli studenti un ruolo attivo nel proprio apprendimento e incoraggiandoli alla costruzione di un proprio progetto di vita
- organizza e accresce, anche attraverso l’alfabetizzazione e l’approfondimento nelle tecnologie informatiche, le conoscenze e le abilità, anche in relazione alla tradizione culturale e alla evoluzione sociale, culturale e scientifica della realtà contemporanea
- fornisce occasioni per acquisire consapevolezza delle proprie potenzialità e risorse, svolgendo un fondamentale ruolo educativo e di orientamento per il successivo percorso di istruzione e formazione
- alla lingua inglese, introdotta a partire dalla scuola primaria, affianca lo studio di una seconda lingua dell’Unione europea.
Discipline di studio
A queste discipline la legge 20 agosto 2019, n. 92 ha aggiunto l’insegnamento di Educazione civica, disciplina trasversale che interessa tutti i gradi scolastici e ruota intorno a tre nuclei tematici principali: Costituzione, sviluppo sostenibile e cittadinanza digitale. Inoltre, per gli studenti che se ne avvalgono, è previsto l’insegnamento della religione cattolica per un’ora settimanale. Gli alunni che non se ne avvalgono possono optare per un’attività alternativa tra quelle proposte dalla scuola o lo studio individuale assistito, oppure possono richiedere l’ingresso posticipato o l’uscita anticipata.
Per gli alunni provenienti da Paesi esteri che devono impadronirsi delle abilità comunicative di base le ore destinate all’insegnamento della seconda lingua comunitaria possono essere dedicate all’insegnamento della lingua italiana. Le Indicazioni nazionali per il curricolo hanno fissato i traguardi per lo sviluppo delle competenze e gli obiettivi di apprendimento per ciascuna disciplina.
Esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione
Il primo ciclo di istruzione si conclude con un esame di Stato secondo le modalità previste dal decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 62 e dal decreto ministeriale 3 ottobre 2017, n. 741.
Possono sostenere l’esame gli studenti che hanno frequentato almeno i tre quarti del monte ore personalizzato, hanno partecipato alle prove nazionali di italiano, matematica e inglese predisposte da INVALSI, non hanno ricevuto la sanzione disciplinare della non ammissione e hanno conseguito un voto di almeno 6/10 nella valutazione del comportamento. Possono sostenere l’esame di Stato anche i candidati privatisti alle condizioni precisate all’articolo 3 del decreto ministeriale 741/2017.
L’esame prevede tre prove scritte (italiano, competenze logico-matematiche, inglese e seconda lingua comunitaria) in tre giornate diverse e un colloquio orale finalizzato a valutare il livello di acquisizione delle conoscenze, abilità e competenze descritte nel profilo finale dello studente delineato dalle Indicazioni nazionali per il curricolo. Il colloquio accerta anche il livello di padronanza delle competenze connesse all’insegnamento trasversale di educazione civica.
Il voto finale, che viene riportato sul diploma, deriva dalla media tra il voto di ammissione e la media dei quattro voti delle prove scritte e del colloquio. Se il voto finale è pari a 10/10, la Commissione d’esame, all’unanimità, può decidere di assegnare la lode.
Al termine del primo ciclo di istruzione viene altresì rilasciata una certificazione delle competenze, che attesta la capacità di utilizzare i saperi acquisiti per affrontare compiti e problemi, complessi e nuovi, reali o simulati (decreto ministeriale 3 ottobre 2017, n. 742). La certificazione delle competenze è integrata da una sezione, a cura di INVALSI, che descrive i livelli conseguiti nelle prove nazionali di Italiano, matematica e lingua inglese.
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